Quesiti comuni riguardanti il Personale Docente e Ricercatore. Risposte a cura della Direzione Risorse Umane.
Argomento: PRESTITI INPDAP
Chi può richiedere un prestito Inpdap e quali sono le diverse tipologie?
Risposta:
Tutto il personale può accedere ai prestiti ed ai mutui gestiti dall’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica (Inpdap).
I dipendenti in attività di servizio ed in possesso dei necessari requisiti possono ottenere prestiti che vengono erogati, oppure solo garantiti dall’Inpdap e vengono restituiti contro cessione del quinto della retribuzione.
Le tipologie possono riassumersi in:
- Piccolo prestito annuale, biennale , triennale, quadriennale;
- Prestiti pluriennali diretti (erogati direttamente dall’Inpdap);
- Prestiti pluriennali garantiti (erogati da società ed istituti che esercitano il credito – escluse le società in nome collettivo ed in accomandita semplice – garantiti dall’Inpdap).
Le istanze devono essere presentate presso gli uffici competenti di questo Ateneo, che provvederà al successivo inoltro all’Inpdap.
Si rinvia al sito dell’Inpdap per la modulistica da utilizzare per presentare le varie istanze.
Si segnala a puro titolo informativo, che l’Inpdap ha introdotto un regolamento per l’erogazione dei “Mutui Ipotecari” che sono cumulativi e non alternativi ai prestiti pluriennali per l’acquisto della prima casa (maggiori informazioni possono essere reperite sul sito dell’Inpdap o direttamente presso i suoi uffici:
- Inpdap, via Francesco Borelli, 87 – Modena; tel 059/247511
PICCOLO PRESTITO
- Cosa fornisce la prestazione?
Una somma di denaro per rispondere a improvvise e urgenti necessità dell’iscritto alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.
- A chi si rivolge?
A dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali che percepiscono una retribuzione mensile fissa e continuativa o un trattamento pensionistico.
- Come avviene il rimborso?
I prestiti devono essere rimborsati in 12, 24, 36 o 48 rate, costituite da una quota interssi e da una quota capitale (ammortamento francese).
- Come si ottiene?
Gli interessati devono presentare domanda in triplice copia, su apposito modello fornito dall’Istituto, all’Ufficio personale di questa amministrazione che provvederà ad inoltrarla, completa dei dati, alla Sede Inpdap competente per territorio. Non occorre alcuna documentazione di spesa, né produrre motivazioni, né presentare certificato medico.
Si rinvia al sito dell’Inpdap per la modulistica da utilizzare per presentare le varie istanze.
- Quali importi possono essere chiesti?
- per i prestiti annuali si può chiedere un importo pari ad una o due mensilità di stipendio netto da restituire in 12 rate mensili;
- per i prestiti biennali, un importo da due a quattro mensilità di stipendio netto da restituire in 24 rate mensili;
- per i prestiti triennali, un importo da tre a sei mensilità di stipendio netto da restituire in 36 rate mensili;
- - per i prestiti quadriennali, un importo da quattro a otto mensilità di stipendio netto da restituire in 48 rate mensili.
Si rinvia al sito Inpdap per:
- le caratteristiche nonché i tassi previsti
- le modalità di calcolo
- la modulistica da utilizzare per presentare istanza
PRESTITO PLURIENNALE DIRETTO
- Cosa fornisce?
Una somma di denaro per far fronte a documentate necessità personali e famigliari.
- A chi si rivolge?
I dipendenti e pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali possono richiedere prestiti pluriennali da restituire con trattenute mensili su stipendio o pensione comunque non superiori ad un quinto.
- Quali requisiti occorrono?
- essere in attività di servizio o titolare di pensione diretta;
- documentare lo stato di bisogno e l’eventuale spesa a seconda della motivazione per cui si richiede il finanziamento (si rinvia al sito Inpdap per i criteri di erogazione);
- avere maturato quattro anni di servizio effettivo nel rapporto di impiego utili a pensione (due se invalidi o mutilati di guerra o decorati al valore militare);
Possono richiedere un prestito pluriennale diretto anche i dipendenti con contratto di lavoro a tempo determinato non inferiore a tre anni che hanno già maturato l’anzianità di iscrizione richiesta.
- Come si ottiene?
L’iscritto deve presentare domanda, su apposito modello fornito dall’Istituto, all’ufficio del personale di questa Amministrazione che provvederà ad inoltrarla, completa dei dati e dei relativi documenti, alla sede Inpdap competente per territorio.
Alla domanda devono essere allegati:
- la documentazione attestante lo stato di bisogno e l’eventuale spesa (sostenuta o ancora da sostenere) a seconda della motivazione prevista nei criteri di erogazione dei prestiti;
- per i dipendenti è richiesto un certificato medico di sana costituzione fisica (rilasciato non oltre 45 giorni prima della presentazione della domanda, dal medico della ASL o da un ufficiale medico in attività di servizio o da un medico incaricato dall’Amministrazione dalla quale dipende il richiedente).
- Che durata ha tale tipologia di prestito?
Il prestito può avere durata quinquennale (in questo caso l’importo va restituito in 60 rate mensili) o decennale (da restituire in 120 rate mensili).
Si rinvia al sito Inpdap per:
- le caratteristiche nonché i tassi previsti
- le modalità di calcolo
- la modulistica da utilizzare per presentare istanza
PRESTITO PLURIENNALE GARANTITO
- Cosa fornisce?
Un prestito garantito dall’Inpdap contro i seguenti rischi:
- decesso dell’iscritto prima che sia estinta la cessione;
- cessazione dal servizio senza diritto a pensione;
- riduzione dello stipendio del cedente.
- Chi eroga?
Società finanziarie e Istituti di credito autorizzati a concedere prestiti ai sensi dell’art.15 del D.P.R. 180/50.
- A chi si rivolge?
Possono richiedere prestiti garantiti – da estinguersi con trattenute mensili sullo stipendio fino al quinto della retribuzione mensile, al netto delle ritenute di legge- gli iscritti alla gestione unitaria per le prestazioni creditizie e sociali.
Sono previsti i seguenti requisiti:
- essere in attività di servizio;
- avere almeno quattro anni di servizio effettivo nel rapporto di impiego utili a pensione (due se invalidi o mutilati di guerra o decorati al valore militare).
- Che durata prevista?
La durata del prestito può essere quinquennale, da restituire in 60 rate, o decennale, da restituire in 120 rate, slavo che al richiedente rimanga un periodo più breve di servizio per conseguire il diritto al collocamento a riposo. In quest’ultimo caso l’iscritto non può contrarre un prestito la cui durata sia superiore al periodo che intercorre tra la concessione ed in collocamento a riposo.
Si rinvia al sito Inpdap per:
- le caratteristiche nonché i tassi previsti
- le modalità di calcolo
- la modulistica da utilizzare per presentare istanza
- Come si ottiene?
L’iscritto deve presentare domanda in quattro esemplari all’Amministrazione di appartenenza sugli appositi modelli forniti dall’Istituto (senza allegare alcuna documentazione o giustificativo di spesa). Alla domanda va invece allegato un certificato medico di sana costituzione fisica (rilasciato non oltre 45 giorni prima della presentazione della domanda ,dal medico della ASL o da un ufficiale medico in attività di servizio o da un medico incaricato dall’Amministrazione dalla quale dipende il richiedente).
La domanda compilata dall’Amministrazione di appartenenza e completa della dichiarazione dimostrativa dello stipendio, viene trasmessa all’Istituto mutuante il quale, dopo aver compilato la proposta di contratto riportata sul modello, restituisce il tutto all’ Amministrazione di appartenenza. Quest’ultima,infine, provvede ad inviarla alla sede Inpdap competente per territorio. L’Inpdap prima di concedere la garanzia, accerta la regolarità degli atti acquisiti.
Si rinvia al sito Inpdap per la modulistica da utilizzare per presentare istanza.
E’ utile sapere che….
- Con la prestazione della garanzia il Fondo per il credito assume i seguenti rischi:
- in caso di morte del cedente, restituisce all’Istituto cessionario il debito residuo.
- In caso di cessazione dal servizio senza diritto a pensione, riscatta il prestito con la restituzione all’Istituto mutuante del debito rimanente e recupera l’importo delle quote residue, ove possibile, sul trattamento di fine rapporto;
- In caso di riduzione di stipendio, riscatta il prestito con la restituzione all’Istituto mutuante del debito residuo.
- E’ consentita l’estinzione anticipata in qualsiasi momento mediante versamento del debito residuo. Al richiedente verrà restituita la quota del fondo rischi relativa al periodo di anticipata estinzione.
- Non è possibile richiedere una nuova cessione fintanto che non sia trascorso almeno un anno dall’estinzione del debito precedente, né rinnovare una cessione in corso se non sono trascorsi due anni dall’inizio di una cessione di durata quinquennale o quattro anni dall’inizio di una cessione decennale.
- Prima che siano trascorsi due anni dall’inizio di un prestito quinquennale, può essere richiesto un prestito decennale, quando questo si faccia per la prima volta; con la nuova concessione verrà estinta anticipatamente la precedente e la restituzione della quota del premio compensativo del rischio si effettua mediante compensazione con il premio dovuto sulla nuova operazione.